Una replica del Sindaco Bellelli sul presunto sabotaggio da parte del Comune

“Il Comitato Acqua Pubblica dice una falsità via Facebook e alla stampa per sostenere la tesi che il Comune non vuole che i cittadini si esprimano liberamente sul quesito referendario per il quale da questa mattina hanno iniziato a raccogliere le firme. Parlano di sabotaggio, di ostruzionismo del Sindaco, di negazione della disponibilità di certificatori comunali, addirittura di rifiuto nel dare la delega ai dipendenti che si sono resi disponibili, infine di slealtà: sono accuse che rispediamo al mittente. Il Comitato ci ha fatto sapere solo giovedì 2 marzo alle 22.45 date e orari della raccolta di firme. Da stamattina sono operativi due luoghi, il QuiCittà e l’Ufficio Elettorale, dove i cittadini possono firmare per il referendum. Il dipendente che si è reso finora disponibile già oggi pomeriggio può svolgere il suo lavoro di certificatore e un esponente della Giunta farà lo stesso ad una prossima iniziativa del Comitato. Lunedì mattina il Comune è pronto ad aprire un nuovo luogo per la raccolta delle firme (Ufficio Protocollo, con quattro postazioni) e a chiedere attraverso la rete Intranet dell’ente locale a tutti i dipendenti interessati di dare la loro disponibilità.
Questo è ostruzionismo, sabotaggio, slealtà? Il Comitato ha dovuto addirittura rettificare il tiro col comunicato mandato oggi alla stampa, già pronto due giorni fa, non attendendosi che il Comune rispondesse così in fretta alle richieste fatte. Tutto in buona fede? Per nessun referendum il Comune ha mai dato queste disposizioni e fornito questa disponibilità in pochissime ore dalla richiesta, altro che sabotaggio!
Nel merito del referendum mi sono già espresso: avevo proposto al Comitato di ritirare il referendum in attesa di portare all’attenzione del Consiglio comunale i tanti documenti in giacenza sul tema, non solo sulla raccolta delle firme, dando quindi una dignità alla discussione che comprendeva anche la possibilità di modificare il Regolamento per permettere ai consiglieri comunali di raccogliere le sottoscrizioni: abbiamo ricevuto risposte evasive e offese. A proposito di democrazia e rispetto verso i cittadini”.

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