Con 5 varianti cartografiche; tra queste la scuola per non udenti di S.Croce, un ‘care residence’ in città e ambiti di trasformazione che tornano agricoli --Comunicato stampa n.103 del 28/3/2014

Nel corso della seduta del Consiglio comunale di Carpi di ieri, giovedì 27 marzo, è stata adottata una importante Variante specifica minore al PRG vigente, la numero 30. La Variante si componeva di diversi varianti, di cui 5 cartografiche e 6 normative. Le varianti cartografiche erano le seguenti:
a) Stralcio  dell’intero  ambito  di  trasformazione  produttivo-polifunzionale contraddistinto dalla sigla E3, località San Marino, con riduzione della superficie territoriale d’intervento pari a 64.739 mq;
b) Ridelimitazione degli ambiti di trasformazione contraddistinti dalle sigle B1 e B39, con conseguente  riduzione della Superficie Territoriale d’intervento pari a 8.960 mq;
c) Modifica  della destinazione  d’uso di un’area pari a circa 4100 mq. di proprietà della Congregazione delle Figlie della Provvidenza per le sordomute da zona agricola periurbana a zona per attrezzature d’interesse comune;
d) Adeguamento delle fasce di rispetto degli elettrodotti esistenti ed in progetto in attuazione delle disposizioni di cui al DM 29 maggio 2008 Approvazione della metodologia   di  calcolo   per  la  determinazione   delle  fasce   di  rispetto   degli elettrodotti;
e) Modifica della destinazione d’uso di un’area di circa 13.200 mq, in parte destinata a parcheggio pubblico e in parte a verde pubblico, da destinare a zona Attrezzature d’interesse comune;
Il dibattito si è focalizzato soprattutto sulle varianti a) e c). Nel caso della prima l’assessore all’Urbanistica Simone Tosi ha spiegato come si trattasse di un ambito di trasformazione del quale i proprietari non erano riusciti a formalizzare una destinazione produttiva, nemmeno in parte, anche per mancanza di accordo tra loro, preferendo così stralciarla e richiedendo che tornasse zona agricola periurbana. La stessa cosa ma rispetto ad una superficie minore era l’argomento della variante b), riguardante la zona di Migliarina. Rispetto invece alla variante relativa alla scuola per non udenti di Santa Croce Tosi ha spiegato come fosse stata richiesta per consentire all’istituto di migliorare la propria offerta e la qualità del servizio, rendendo possibile il trasferimento del convitto ora ubicato nella Villa Chierici. Tema della variante e) invece è la destinazione di un’area sita nella zona dell’acquedotto, in via Nuova Ponente, per la costruzione futura di un ‘care residence’, una sorta di casa per anziani autosufficienti, da parte di soggetti privati.
Aprendo il dibattito il capogruppo del PdL Roberto Andreoli ha ribadito la sua posizione in riferimento al Prg del 2000, spiegato che in base a questa le Varianti avrebbero dovuto essere approvate fino al 2005 e non oltre e chiesto che il Segretario generale Messina gli fornisse un parere scritto su questo tema di legittimità. Andreoli ha concluso il suo intervento sottolineando poi come questa delibera “dimostri come si possa stralciare una zona edificabile di grandi dimensioni”.
Maria Grazia Lugli (Pd) dal canto suo ha letto in aula un breve testo nel quale, ricordando l’esperienza fatta all’interno della scuola di Santa Croce e l’importanza di questa struttura didattica che travalica i nostri confini, sottolineava come l’intervento di adeguamento di villa Chierici si rendesse necessario perché dopo il sisma “alcune ali dell’antico edificio non sono più utilizzabili e i piccoli alunni che vengono da altre province sono costretti a dormire nelle aule (si tratta di 11 bambini, ndr.). Con la ristrutturazione di alcuni edifici vicini alla villa si potrebbe ovviare a questo problema, che non è solo di sicurezza”. Paolo Zironi (Pd) ha ricordato infine come le varianti a) e b) sono possibili perché non si ledono con lo stralcio diritti acquisiti.
Dopo la risposta ad alcuni quesiti al momento del voto finale il gruppo PdL è uscito dall’aula: gli altri gruppi presenti alla seduta di ieri sera hanno votato una ad una le 10 varianti contenute nella Variante numero 30, che sono state tutte approvate con maggioranze variabili (unico gruppo sempre a favore il Pd).
 

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